La basilica di San Zeno Maggiore

La basilica di San Zeno Maggiore

La città di Verona è rinomata per la sua storia millenaria, i suoi suggestivi paesaggi collinari e, naturalmente, per la sua architettura religiosa eccezionale. Tra le numerose chiese e basiliche, la Basilica di San Zeno Maggiore spicca per la sua bellezza e la sua importanza storica e religiosa.

La Basilica di San Zeno Maggiore è dedicata a San Zeno, il patrono di Verona, ed è uno dei più importanti luoghi di culto della città. La sua costruzione iniziò nel IX secolo, sopra ad una chiesa edificata sulla tomba del santo, fu completata nel XIII secolo sebbene nei secoli successivi fu trasformata e riadattata, fino ad assumere l'attuale configurazione. La basilica di San Zeno quindi oltre ad essere un edificio sacro è un capolavoro prevelentemente dell'architettura romanica, caratterizzato da un'imponente facciata, una serie di affreschi medievali, ma che presenta anche connotazioni gotiche e rinascimentali.

La facciata della Basilica di San Zeno è una meraviglia dell'architettura romanica, dominata da un magnifico rosone, noto come la "Ruota della Fortuna", con statue che raffigurano diverse fasi della vita umana. Al centro della facciata è presente il protiro, firmato dal maestro Niccolò nel XII secolo, con leoni stilofori, bassorilievi sacri e politici, e raffigurazioni dei mesi dell'anno.
L'ingresso principale della basilica di San Zeno presenta uno straordinario portale, si tratta di un'opera in bronzo composta da 73 formelle di varie dimensioni, che adornano due grandi ante di legno. Queste formelle sono disposte in modo apparentemente asimmetrico e rappresentano scene dell'Antico e Nuovo Testamento, miracoli di San Zeno, figure umane e Virtù. Il portale è stato realizzato in epoche diverse da vari maestri fonditori, si suppone tre, utilizzando il metodo di piccole fusioni separate. Le due ante di legno attuali, in larice sono state probabilmente realizzate quando la chiesa è stata ampliata nel 1138. Le formelle, invece, sembrano essere state originariamente create per decorare un portale più piccolo e antico della chiesa e in seguito riutilizzate e integrate quando la chiesa è stata ampliata. Questo spiega l'apparente disordine iconografico e estetico delle formelle.
In generale, il portale è considerato uno dei più interessanti esempi di questo genere in Italia.

Ai lati del protiro e del portale sono presenti una serie di sculture che rendono la facciata un vero e proprio libro di pietra che racconta storie sacre tratte dall'Antico e dal Nuovo Testamento attraverso le sculture, come la Cacciata dal Paradiso terrestre, il Peccato originale, La fuga in Egitto, la Crocifissione. Non mancano i soggetti politici come protagonista Teodorico il Grande. I bassorilievi presenti alla sinistra del protiro sinistra appartengono all'autore Guglielmo.


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